Agenda XXI Locale

Ultima modifica 29 marzo 2021

Sempre più si sta consolidando la consapevolezza che tutta l'attività di pianificazione del territorio debba essere impostata secondo linee che sappiano conciliare la tutela e la conservazione dell'ambiente di vita con lo sviluppo economico e sociale di una comunità. Diventa importante l'attuazione di uno Sviluppo Sostenibile, che soddisfi i bisogni della popolazione presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri.


La sostenibilità non deve essere intesa come un aspetto settoriale, neppure solo come un aspetto ambientale, ma come elemento di base dell'economia di una regione. Infatti, oltre che presupporre un uso eco-compatibile delle risorse (aria, acqua, suolo,...), lo sviluppo sostenibile deve avere un ruolo di valorizzazione della risorsa e offrire nuove opportunità all'impresa implicando, in generale, un alto tasso di innovazione (promozione della ricerca e innovazione per obiettivi di qualità ambientale).
In quest'ottica e come strumento di attuazione, nasce l'Agenda XXI che è il Piano di Azione dell'ONU per lo sviluppo sostenibile di riferimento per il XXI secolo, definito dalla Conferenza ONU Sviluppo e Ambiente di Rio de Janeiro nel 1992. Al suo interno, in considerazione della peculiarità di ogni singola città, vi è l'invito alle autorità locali a dotarsi di una propria agenda: l'Agenda XXI Locale. Le amministrazioni locali europee che hanno accolto l'idea di dotarsi di una propria Agenda XXI locale hanno firmato la "Carta di Aalborg" aderendo così alla Campagna Europea Città Sostenibili. Il comune di Settimo T.se è uno tra i comuni che hanno sottoscritto tale carta impegnandosi così a promuovere il consenso sull'Agenda XXI locale per un modello sostenibile.
L'Agenda XXI Locale costituisce un processo partecipato, all'interno di una città, per giungere ad un consenso tra tutti i settori e attori della comunità locale per elaborare in modo condiviso un Piano di azioni e progetti verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio. La pubblica amministrazione locale è sicuramente il soggetto più idoneo a promuovere iniziative mirate e perciò più efficaci. Essa infatti è abbastanza vicina ai problemi per comprenderne specificità e urgenze e allo stesso tempo gli attori sociali (associazioni, imprese, cittadini) sono abbastanza radicati e strutturati da poter essere parte attiva.
Operativamente l'Agenda XXI Locale si basa sull'attivazione e gestione di un processo partecipato mediante un apposito Forum e di gruppi di lavoro tematici che prevede fasi di analisi, progettazione, attuazione e monitoraggio in una logica di miglioramento continuo. E' uno sforzo comune per raggiungere il massimo consenso tra tutti gli attori sociali riguardo alla definizione e all'attuazione di un piano di azione per il futuro, finalizzato al perseguimento di obiettivi di sviluppo sostenibile.
Concretamente i passaggi fondamentali per arrivare all'elaborazione dell'Agenda XXI Locale sono i seguenti:

ATTIVAZIONE DEL FORUM
il Forum come forma di coordinamento strutturato ha la funzione di orientare il processo di elaborazione, di assumersi responsabilità in proprio e di monitorare l'applicazione dell'Agenda XXI.
Il Forum va costruito individuando i soggetti ritenuti più rilevanti al fine di pervenire ad una o più visioni sugli indirizzi da adottare , si tratta di mobilitare e mettere in rete la maggior quantità possibile di risorse finanziarie, educative, volontarie, politiche, senza dimenticare tutta quella ramificazione della struttura pubblica verso aziende e enti strumentali come le aziende che si occupano di rifiuti, energia, acque, trasporti,...e le sezioni locali dell'ARPA e dell'ASL. Il Forum sarà un punto di incontro e di dibattito che individuerà e valuterà le diverse soluzioni da attuare e al suo interno potranno essere creati gruppi di lavoro tematici. Sarà inoltre necessario un supporto tecnico-scientifico rappresentato dai diversi elaborati predisposti sia dall'amministrazione, sia da consulenti per sviluppare la discussione e per strutturare i suoi risultati in forma utile.

CONSULTAZIONE
il mantenimento, durante tutto il percorso, di forme di informazione e consultazione di rappresentanti delle comunità locali e dei cittadini, con lo scopo di individuarne i bisogni, di definire le risorse che ogni parte può fornire, di individuare i potenziali conflitti da gestire tra interessi diversi. La concertazione dovrebbe consistere in uno sforzo volto a costruire obiettivi e strategie il più possibile condivisi da un ampio ventaglio di soggetti. Tutti i soggetti dovrebbero partecipare alla costruzione del programma di azione, la cui attuazione non sarà di sola responsabilità dell'Amministrazione comunale, ma in accordo con il principio della sussidiarietà, vedrà attivi tutti i soggetti, ognuno secondo le proprie responsabilità e risorse, anche attraverso patti di partenariato.
La partecipazione è un requisito fondamentale per assicurare la buona riuscita dei cambiamenti ai modi di vita necessari per raggiungere lo sviluppo sostenibile.

AUDIT TERRITORIALE
la costruzione di un quadro diagnostico con redazione di un Rapporto sullo Stato dell'Ambiente attraverso la definizione di indicatori ambientali in grado di rappresentare in termini sintetici ed efficaci la situazione locale e la sua evoluzione.
Questo sistema di conoscenze è indispensabile per poter definire degli obiettivi da perseguire per garantire lo sviluppo sostenibile locale e deve essere il più possibile condiviso. Richiede da un lato l'individuazione di tutti i dati e le informazioni sui fattori chimici, fisici, biologici, tecnologici, economici, sociali e culturali che caratterizzano l'area in esame, dall'altro la riorganizzazione di queste informazioni, il più delle volte incomplete ed eterogenee, in un sistema organico in grado di fornire a tutti i soggetti coinvolti la percezione dello stato dell'ambiente e delle sua interrelazioni con le attività antropiche.
Tra gli strumenti che possono essere impiegati per costruire questo sistema di conoscenze grande importanza ha la contabilità ambientale che consente di gestire le risorse naturali in maniera economica analogamente alla gestione del denaro attraverso l'applicazione, sia all'impresa sia al territorio, di "bilanci ambientali". Questo sistema di conti ambientali dovrebbe descrivere la consistenza e le variazioni del patrimonio naturale, le interazioni tra economia e ambiente e le spese per la prevenzione, la protezione ed il ripristino in materia ambientale.

INDIVIDUAZIONE DEI TARGET
la definizione di obiettivi, concreti e quantificabili, da associare a precise scadenze temporali, che portano alla formulazione di un Piano di Azione Ambientale.
L'individuazione di questi obiettivi deve derivare dall'analisi dettagliata del territorio sommata alla concertazione e al confronto tra diversi valori, interessi e visioni del futuro.
Inoltre, tenendo presenti gli obiettivi individuati a livello internazionale ed europeo, le strategie per realizzare una società "ambientalmente sostenibile" dovrebbero essere improntate:
alla conservazione dei sistemi di supporto alla vita,
alla conservazione della diversità biologica,
ad assicurare che gli usi delle risorse rinnovabili siano sostenibili e minimizzare il consumo delle risorse non rinnovabili,
al mantenimento entro la capacità di carico degli ecosistemi che la sostengono,
ad aumentare l'efficienza ambientale del sistema territoriale,
a migliorare le condizioni socio-economiche della comunità,
al coinvolgimento della comunità nel processo decisionale.
Infine non va dimenticato che gli obiettivi possono essere articolati in funzione della loro priorità e della possibilità di raggiungerli nel breve-medio termine o nel lungo termine.

PIANO D'AZIONE AMBIENTALE
il programma di azioni concrete, ritenute necessarie per raggiungere gli obiettivi individuati, da adottarsi da parte del governo locale e del Forum e a cui verranno associati gli attori che saranno responsabili per la loro attuazione, le risorse finanziarie da garantire, gli strumenti di supporto da attivare e i tempi da rispettare.
Dovranno essere indicati un sistema di obiettivi di tutela e di strumenti per raggiungerli riferito alle diverse componenti ambientali considerate ( aria, acqua, suolo, paesaggio, ecc.) che dovrebbe schematicamente essere così articolato:
Definizione di obiettivi di qualità delle risorse ambientali:
standard massimi di prelievi di risorse e di concentrazioni di inquinanti a livello ambientale,
standard minimi di qualità delle risorse.
Controllo del consumo e/o dell'inquinamento delle risorse:
limitazione dei prelievi e delle emissioni unitarie,
limitazione alla presenza di potenziali fonti inquinanti.
Raggiungimento dell'obiettivo di qualità fissato, dove:
la risorsa ambientale presenta un soddisfacente livello di qualità,
il rapporto tra tasso di degrado e tasso di riqualificazione della risorsa assume valore unitario costante nel tempo.
Per ogni settore di intervento bisognerà fare riferimento alle diverse norme di settore, alle linee guida o agli accordi internazionali per poter selezionare obiettivi di sostenibilità e per definire le competenze. Gli indirizzi generali e di intervento dovranno se possibile individuare le differenti priorità di intervento in relazione alla criticità dei livelli di pressione e degrado delle risorse, alla disponibilità di risorse creando una gerarchia degli obiettivi proprio perché le risorse a disposizione per il loro raggiungimento spesso sono limitate, bisogna quindi programmare e calibrare gli impegni.

ATTIVITA' DI REPORTING E MONITORAGGIO
la fase di comunicazione verso l'esterno e il mantenimento di procedure di controllo sull'attuazione e sull'efficacia del Piano di Azione con redazione periodica di rapporti che individuino i miglioramenti e anche i peggioramenti della situazione ambientale per eventuali aggiustamenti del Piano di Azione. A tale proposito è necessario individuare indicatori di performance per lo sviluppo sostenibile.

Attraverso un'attenta applicazione di queste fasi l'Agenda XXI Locale può diventare un valido strumento per lanciare programmi di rinnovo e riqualificazione nei centri urbani basati su interventi integrati, mirati a praticare tutte le soluzioni tecnologiche e gestionali utili a risparmiare e riciclare risorse naturali, garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente, migliorare la convivenza sociale e la qualità della vita mediante programmi innovativi in materia di restauro edilizio, di gestione dei rifiuti, di utilizzo di energie rinnovabili, di integrazione tra aree urbane e aree naturali.
Senza dubbio la complessità delle problematiche ambientali e l'elevato livello di integrazione richiedono all'amministrazione che attiva il processo un reale impegno sul lato della gestione integrata del sistema territoriale. Una revisione delle procedure e delle pratiche all'interno della struttura amministrativa può rappresentare uno strumento di sensibilizzazione della struttura stessa alle tematiche affrontate in Agenda XXI Locale e allo stesso tempo può fornire occasioni di risparmio.


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